Immaginiamo che un Marziano arrivi sulla terra. Immaginiamo che venga accolto da un comitato di Saggi, che capisca il concetto di denaro e che chieda come funziona a livello globale il processo di creazione e investimento di questo denaro. Gli viene detto che il denaro è regolato dalle Banche Centrali, che se vogliono lo possono creare dal nulla e che la parte principale degli investimenti globali è nella liquidità e nelle obbligazioni. Il Marziano chiede: che cos’è la liquidità? Gli viene risposto: una forma di parcheggio del denaro. Ma se io parcheggio del denaro vuol dire che rinuncio a poterlo utilizzare direttamente e quindi questo probabilmente mi rende qualche cosa. Quanto mi rende la liquidità? Risposta: la liquidità non rende nulla. Anzi se tu lasci i soldi fermi devi pagare per il piacere di lasciarli fermi. Il Marziano risponde: ma perché dovrei pagare per fare qualche cosa che non mi dà nessun vantaggio? Nessuna risposta.
Il Marziano chiede allora dei bond. Gli viene risposto che i bond sono una forma di finanziamento del debito, quindi praticamente un prestito che viene fatto a una azienda oppure a uno stato. Il Marziano chiede: ma se presto soldi a qualcuno, almeno questo mi renderà qualche cosa. La risposta è che attualmente i prestiti affidabili, cioè alcuni di quelli statali (e anche alcuni meno affidabili) non rendono assolutamente nulla, anzi hanno anche loro rendimento negativo. Oppure, se tu tieni i soldi fermi per un tempo estremamente lungo in relazione alla vita umana, puoi ottenere un rendimento marginale molto modesto: in cambio devi tenere i soldi fermi perché se per caso le situazioni cambiano e tu sei costretto a vendere, il tuo capitale sarà quasi certamente svalutato.
Il Marziano è perplesso. La sua domanda è molto semplice: perché io devo immobilizzare il mio capitale con il rischio di poterlo anche eventualmente vedere diminuito e non ho alcuna resa, anzi ho la certezza in alcuni casi di avere dopo molti anni di immobilizzazione un rendimento negativo?
Non ricevendo risposta, il Marziano passa al terzo punto: le azioni. Il Marziano chiede: ma che cosa sono le azioni? Gli viene risposto: sono delle partecipazioni nel capitale di aziende, dove in moltissimi casi l’investitore non ha alcun tipo di potere decisionale però può partecipare al flusso presunto di utili futuri. Il Marziano allora dice: quindi il valore delle azioni dipende dalla situazione dell’azienda e anche dell’economia attuale, perché non è possibile prevedere il futuro, nemmeno negli altri universi che abbiamo visitato prima di venire da voi. Gli viene risposto: esatto, ma noi abbiamo dei metodi molto interessanti per ipotizzare il flusso di utili futuri, specialmente se questo torna utile ai grandi investitori istituzionali e alle banche d’affari. Il Marziano allora dice: beh, a me sembra che la liquidità e i bond non siano due forme di investimento particolarmente interessanti. Allora vorrei sapere da voi: quale è la situazione attuale della vostra economia? Risposta. La situazione attuale dell’economia è al massimo assoluto dell’incertezza: c’è un virus che noi non conosciamo, che fa ammalare la gente e la fa morire, che ha bloccato le comunicazioni e commercio tra i paesi e che sta tenendo ferma e chiusa in casa la metà della popolazione mondiale circa. Tutto questo ha fatto registrare nel paese più importante del mondo a livello economico il numero più alto di sempre di nuovi disoccupati e quindi ci aspettiamo una recessione di entità e durata assolutamente sconosciute. Il Marziano chiede: ma allora queste vostre azioni in questo momento dovrebbero valere pochissimo e continuare a scendere. La risposta è: no, è vero che prima erano molto alte ma anzi dopo una brutta sberla iniziale le borse si sono riprese in maniera molto violenta e sono sostenute dalle Banche Centrali che stampano denaro virtuale, quindi noi abbiamo una grande fiducia che le borse riescano presto a recuperare i valori massimi e che quindi questo sia ricordato come un brutto sogno. Il Marziano dice: ma il virus è reale e voi non sapete quando finirà e cosa succederà dopo, quindi che cosa fanno esattamente le Banche Centrali? Risposta: stampano soldi, esattamente come una fabbrica di carta igienica stampa rotoli di carta igienica. E con questi soldi sostengono il mercato. È un po’ artificiale, ma è il loro lavoro e siccome tutti danno per buono quello che le Banche Centrali fanno, tutti accettano questo come la soluzione del problema.
Il Marziano a quel punto dice: ma se le quotazioni delle azioni prima erano eccessivamente alte forse il problema è proprio in questo comportamento delle Banche Centrali che sostengono i mercati con la carta igienica, pardon il denaro virtuale, e hanno levato ogni tipo di valore intrinseco a tutti i vostri investimenti, cari terrestri, per cui voi non vi rendete neanche più conto del mondo in cui vivete. Esiste qualche cosa nel vostro mondo che veramente abbia un valore intrinseco? Qualche cosa che non sia manipolabile, esista in quantità limitata e che sia universalmente accettato come mezzo potenziale di scambio? Sì caro Marziano, una volta noi avevamo oro e argento e quando tu avevi oro e argento sapevi che valevano perché oro e argento pesano, brillano, non sono stampabili in quantità illimitata e non sono nemmeno immettibili nel sistema sotto forma digitale.
Il Marziano allora chiede: perché avete rinunciato a oro e argento? A me sembra una soluzione molto più interessante di tutte le falsità accettate che avete adesso. Il comitato dei Saggi terrestri risponde: abbiamo rinunciato a oro e argento proprio perché ci rendevano impossibile la manipolazione e l’arricchimento con gli hedge funds a leva 50. Se tutti si mentono in maniera metodica, la menzogna non ha più nessun valore e diventa paradossalmente la verità o almeno vale quanto la verità. Il Marziano guarda i Saggi terrestri e risale nella sua astronave. Dice: mi porterò dietro molte buone cose di voi, cari terrestri, ma non certamente il vostro modo contorto di intendere il denaro e gli investimenti. Statemi bene e buona fortuna col virus.
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.