Lo stesso S&P, espresso in Euro, a causa della forza del USD risulta invece in ipercomperato.
Il mercato più tirato resta il Dax, incapace di una chiusura settimanale di segno meno: il “flight to quality” verso la Germania coinvolge anche le azioni.
L’Italia, dal canto suo, resta debolissima ed è l’unico mercato short su base mensile. Non mi aspetterei altro che un grosso rimbalzo, oltre tutto selettivo, sulla scia degli altri mercati. L’attenzione degli investitori era e resta altrove.
Tornerò a brevissimo su Oro (spettacolare) e Euro/USD. Mi limito a dire su quest’ultimo – sul quale avevo segnalato un sell sopra 1.40 – che tra 1.31 e 1.29 potrebbe essere un buy, con stop rigoroso sotto 1.28.
Concludo coi livelli mensili, da studiare con attenzione. Non metto i livelli weekly perchè a metà settimana potrebbero confondervi le idee.
POSIZIONE DEL TREND E LIVELLI MENSILI – DICEMBRE 2010 (clicca sul nome del file per aprirlo)
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.