Non amo soffermarmi su singoli titoli. Faccio un’eccezione in quanto queste stesse analisi verranno pubblicate domani su Borsa&Finanza. Fra le big caps europee ho lasciato che il mio modello ne selezionasse due che presentano posizioni tecniche solide e interessanti con stop ragionevolmente vicini, ArcelorMittal e BASF appunto.
ArcelorMittal ha nettamente deluso le aspettative nel 2010, sottoperformando sia l’indice generale che l’indice settoriale. Il titolo resta a mio avviso sostenuto da fondamentali fortissimi e da un quadro tecnico di notevole interesse. Come si vede dal grafico, il rialzo successivo alla lunga fase di accumulazione, caratterizzata dal doppio minimo in area 13, ha portato al test della resistenza orizzontale di 35, raggiunta in fase di ipercomperato acuto e quindi ostacolo insuperabile al primo tentativo. La profonda correzione successiva ha riportato le quotazioni verso l’area di supporto strategico 23-22, ex tetto dell’area di inversione 2008-2009, dove si sono create le premesse di una stabilizzazione – riaccumulazione. A fine anno si è avuto un primo segnale positivo, necessario ma non ancora sufficiente per riportare il trend al rialzo. Ma il titolo è tecnicamente scarico e con grande potenziale e va quindi seguito attentamente. La strategia più opportuna appare una accumulazione in area 27-26, con incremento alla rottura di 30 e obiettivo il ritorno nei prossimi mesi verso i massimi 2010 (35). Solo una discesa sotto il fortissimo supporto di 23 cambierebbe in modo strutturale lo scenario.
Basf si è rivelata una delle scommesse migliori tra le blue chips europee. Il titolo chimico-farmaceutico tedesco, pur con un beta storico rispetto al mercato vicino a 1, appare ancora intrigante da diversi punti di vista. L’impennata degli ultimi mesi del 2010 ne aveva ovviamente ridotto il potenziale e certi eccessi andavano corretti: cosa che è puntualmente successa nelle ultime settimane, senza che venisse apportato danno alla struttura del trend. Il settore (chimici) è in uptrend strutturale da diversi anni ed è sui massimi assoluti in termini di forza relativa. Il titolo è sostenuto da fondamentali fortissimi e da un quadro tecnico di notevole interesse. Come si vede dal grafico, il rialzo successivo alla lunga fase di accumulazione, caratterizzata da un triplo minimo in area 20, ha portato al classico obiettivo del raddoppio (40) ed ora della triplicazione (60). La grande fase laterale dei primi mesi 2010 – riaccumulazione – è stata seguita da una gamba di rialzo che ha toccato il +50% in quattro mesi. Chiaramente, dopo un rialzo di queste proporzioni una correzione era doverosa. Nonostante questo non vi sono segnali di inversione e il titolo va seguito con fiducia. Stop strategico a 54, target a 65-70.
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.