QUADRO RIEPILOGATIVO DEL TREND – 05-02-2011 (pdf)
Proiezioni di range 2Q 2011 – update Maggio (pdf)
Aprile finisce bene per le borse: chiusure sui massimi per le europee e le americane, meno eclatanti per i mercati emergenti che pagano probabilmente le tensioni valutarie e quelle sui loro tassi di interesse. I due grafici sopra sintetizzano la questione borse. Il Dax è a nuovi massimi, mentre l’S&P in Euro è fermo al palo ed è pure al ribasso sul trend mensile. L’anno resta per ora comunque avaro: espresse in Euro, le borse mondiali restano nella loro globalità in territorio leggermente negativo, come evidenziato (lo si vede nella tabella mensile del QUADRO RIEPILOGATIVO DEL TREND) dall’ETF dell’indice MSCI World che è a -2%. La strategia resta immutata: non ci sono ipercomperati tali da creare rischi, quindi chi è al rialzo ci resti e chi non lo è sfrutti le correzioni, con l’Europa (Dax e Italia su tutti) meglio degli altri – sempre meglio stare sui mercati forti. I bonds restano negativi e l’attuale recupero è una boccata di ossigeno puramente tecnica, innescata dalle dichiarazioni di Bernanke (tassi USA ancora fermi, almeno per un paio di riunioni FED: ma tornerò sul tema in modo molto più ampio per spiegare quali sono le inevitabili conseguenze di questa zeropolitik). Le commodities invece sono spaccate: petrolio, argento (in chiarissima bolla: bravo chi l’ha capito) e oro al rialzo, molto altro – incluse le soft commodities – in correzione. Il gas naturale, croce di tanti miei lettori a giudicare dalle mail, è fermo al palo: gli indicatori sono interessanti ma è necessaria l’azione dei prezzi (leggi: segnale long mensile, che per l’ETF arriva questo mese sopra 0.2570) per far ipotizzare un cambiamento. Inutile anticipare.
Termino con l’Euro/Usd, segnalato dal modello da mesi al rialzo. Si sta avvicinando l’area 1.50/1.51, di importanza psicologica e tecnica in quanto proiezione massima prevista per questo trimestre. La tensione tecnica di breve, come si vede dal grafico qui sotto, è consistente: 1.49/1.51 va considerata zona di presa di profitto e non va escluso tra Maggio e Giugno – ora che tutte le notizie negative (Bernanke, fine del QE2 ecc.) sono incorporate – un ritracciamento verso 1.43/1.41 che non comprometterebbe comunque il trend.
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.