Cronenberg atipico, cerebrale, formalmente impeccabile ma lievemente lezioso: forse a causa del non semplice argomento. Dove si narra della nascita della psicoanalisi moderna, con le interazioni – anche fisiche – tra Jung (Fassbender), Freud (Viggo Mortensen), Sabina Spielrein (Keira Knightley) e, marginalmente, Gross (Cassel). L’argomento, per chi se ne interessa, è sicuramente affascinante: e il film di fatto scopre trame che da un lato umanizzano questi personaggi mitici, dall’altro svelano retroscena interessanti su quel periodo storico. Ma il film, pur esteticamente bello e ben interpretato, resta freddo, piuttosto lento. Si attende qualcosa che non succede mai: a parte, se vogliamo, un Cassel maschio Alfa rassegnato alla propria depravazione, che lo porterà a morire in povertà, e le scene di sculacciamento (!) della Knightley. Nulla a che vedere con il Cronenberg dai devastanti cambi di velocità di tanti suoi film:
- Scanners (1981)
- Videodrome (1983)
- La zona morta (1983)
- La mosca (1986)
- Inseparabili (1988)
- Il pasto nudo (1991)
- M. Butterfly (1993)
- Crash (1996)
- eXistenZ (1999)
- Spider (2002)
- A History of Violence (2005)
- La promessa dell’assassino (2007)
Non ce n’è uno solo di questi film di Cronenberg sotto le 4 stelle, molti sopra, tutti da vedere e rivedere. Di tutti, “A Dangerous Method” è il meno convincente, pur restando in sé e per sé un film gradevole. Chi l’ha affiancato – ahimé, anche critici stranoti – al “Discorso del Re” (*****, il miglior film della scorsa stagione) solo per motivi di ambientazione e pacatezza di tempi, ha preso una sbandata colossale: non esiste nemmeno paragone. Buono, nel genere. Ma destinato solo a chi interessa fortemente l’argomento: gli altri se ne stiano alla larga, pena probabili appisolamenti.
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.