Un artista diventa grande quando cerca di superare i propri schemi, anche se validi. Ben Stiller invece è solo un attore di successo che continua a riproporre lo stesso archetipo di simpatico perdente sognatore, alla fine redento e vincente, da quindici anni, cioè dai tempi di “Tutti pazzi per Mary”, passando per “Una notte al museo”: è stato bello, abbiamo riso tanto, ma adesso basta. “I sogni segreti di Walter Mitty” promette molto più di quello che mantiene, a partire dalla locandina in stile Magritte: gli effetti speciali sono roba tipo telefilm degli anni ’80, la trama talmente scontata che ti aspetti, in questo mare di banalità, un colpo di coda, una megale metabolè, un grande cambiamento sullo stile delle tragedie/commedie greche che ti faccia dire ecco, ho fatto bene, valeva il biglietto. Invece non è così: nessun colpo di coda, si annega nella melassa e non bastano le faccette simpatiche di Stiller e dell’attrice a risollevare le sorti. Banale, anzi banalotto: e se si vogliono coltivare i buoni sentimenti, molto meglio un qualunque cartoon della Pixar o di Disney.
* = INGUARDABILE
** = MEDIOCRE
*** = BUONO
**** = DA VEDERE
***** = GRANDE FILM
****** = CAPOLAVORO ASSOLUTO
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.