La salita esponenziale dello S&P500 ha ormai contagiato la psicologia e l’istinto selvaggio della massa degli investitori:
Il grafico sopra mostra come il ROC di lungo periodo sul mercato USA abbia raggiunto il livello di scostamento che aveva preceduto i crash del 1987 e del 1998, lasciando perdere la bolla internet del 2000 e il 2007, che raggiunse livelli decisamente più modesti di ipercomperato. Notate l’inclinazione della salita, sia dell’indice che del ROC.
In questo schema di Hussman (sotto), che riprende molti dei temi tecnici trattati nell’ultimo periodo, si vede anche la similitudine grafica con una tipica forma matematica di andamento esponenziale logaritmico.
I “bears” (ribassisti) sono recentemente arrivati ai minimi dal 2005, sotto la soglia del 20% per la tredicesima volta dal 1998. Dei 12 precedenti, 7 (58%) furono seguiti entro i mesi successivi da cali del 5-10%, due (17%) da cali superiori al 10% e solo tre (2003 e 2005: situati nella prima metà del bull market precedente) risultarono ininfluenti.
Chi compra oggi mercato USA, compra il cielo e compra essenzialmente la speranza di un mondo che resti finanziariamente perfetto (o drogato) abbastanza a lungo da permettere che qualcuno comperi da lui a prezzi più alti.
Durerà ancora? Si, probabilmente si. Immaginate su scala globale il momento in cui, in Gennaio 2014, tutti gli investitori che hanno scelto profili di investimento “molto prudenti” (solo obbligazionari) si vedranno recapitare rendimenti 2013 patetici, se non negativi (il BTP, tenete conto, è eccezione domestica). Quale sarà l’impulso, quale sarà il consiglio? “Metti almeno un po’ di soldi in borsa, è andata bene l’anno scorso e tutti dicono che può salire ancora…”.
La grande forza dei tori non sta nei fondamentali, ma nell’assenza di alternative convenienti e nei costanti flussi di liquidità generati dell’iniezione di 150 miliardi di USD che mensilmente le Banche Centrali (non solo la FED, che ne mette “solo” 85) iniettano nel sistema e che non trova altri sbocchi sui mercati finanziari, visto il rendimento reale negativo di bonds e liquidità. Nel frattempo, l’utilizzo della leva finanziaria sul mercato americano ha raggiunto i massimi di sempre.
Per chi ha veramente voglia di capire qualcosa su cosa significa “debito” e “indebitamento”, come viene creato il denaro e quali siano le conseguenze profonde di certe scelte che ci vengono imposte come “inevitabili” e che viviamo con indifferenza, suggerisco più che caldamente un video tra i migliori in assoluto: “The Biggest Scam in the History of Mankind“. E’ in inglese, dura 30 minuti, è fatto benissimo, apre la mente e crea domande importanti. “Must see”.
Per leggere alcune delle opinioni sui mercati pubblicate da Francesco Caruso dal 1995 ad oggi, leggi “Scripta Manent“.
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.