Gli assets reali (borse e commodities) continuano a essere padroni della situazione. Anche quelli che hanno corretto in modo pesante nelle ultime settimane (oro, che ha tenuto due supporti importantissimi in USD e EUR) sembrano in via di ripresa. I bonds restano deboli e qualunque ripresa sembra avere spazio marginale, concentrata comunque nelle duration maggiori e nelle aree (Italia) più penalizzate dalle ondate di vendite precedenti. Vediamo se questa settimana riserverà sorprese. Intanto, all’interno delle borse regna una situazione disomogenea, con i settori più forti da inizio d’anno (banche, assicurativi, tech) in forte ipercomperato e altri (food, risorse di base) su giunture di acquisto. Questa rotazione può far procedere il trend attuale, che comunque mostra sul breve crescenti segni di deterioramento. L’ideale è attendere una correzione nelle prossime settimane su borse e commodities (al ribasso) e bonds (al rialzo) per rientrare e rafforzare le posizioni sugli assets reali. Attenzione sui bonds americani: anche il grande Jim Rogers (chi non sa chi è guardi su Wikipedia) è convinto che l’inflazione e il rialzo dei tassi – e non un rialzo da poco – sia inevitabile e alle porte. E i bonds fra i 2/3 e i 7 anni saranno le vittime predestinate di questo scenario.
LIVELLI – 07 FEBBRAIO 2011 (pdf)
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.