A cominciare da oggi, il problema è concreto e abbaiare alla speculazione non serve a nulla. Non sono i dati (pessimi su tutti i fronti) e non è nemmeno lo spread del decennale sopra i 400 bp. E’ lo spread del 2 e 5 anni SOPRA quello del decennale, che implica che il DEBITO A BREVE E’ VALUTATO COME PIU’ VULNERABILE DI QUELLO A LUNGO. Questo è quello che succede nei casi di default, totale o parziale: il debito più lungo è quello più contrattabile, quello a breve è quello che rischia di più. Questo significa, in termini sintetici e semplici, che i mercati stanno REALMENTE prezzando la possibilità della condanna del debito italiano. Tempus fugit: servono fatti. Tutti in attesa di Draghi e del G20.
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.