Fin dai tempi del film di Oliver Stone e dell’indimenticato Michael Douglas-Gordon Gekko, Wall Street è sempre stata un motivo ispiratore per un certo cinema americano al confine tra spettacolarizzazione, thriller e denuncia. Tutto quello che è successo dal 2008 in avanti alla fin fine non ha fatto che fornire nuovi spunti, anche se forse ultimamente è emersa una certa “voluntas elidendi”, una voglia di cancellare certi ricordi che ha fatto fare bassi incassi anche a un film a mio parere notevole come “Margin call”. Miglior fortuna potrebbe avere questo ottimo thriller indipendente, girato da un regista semisconosciuto ( Nicholas Jarecki) in un mese, con protagonista un Richard Gere semplicemente strepitoso come non accadeva da anni, che si trova a dover affrontare in rapida sequenza una serie di disastri finanziari, personali e affettivi che fanno crollare il castello di carte della sua vita. A parte la malaugurata scelta del titolo italiano (era meglio e piu’ aderente quello originale, “Arbitrage”), il film è godibilissimo, con un ottimo cast, buona sceneggiatura, una bella tensione e un finale criptico e non scontato. Da vedere.
* = INGUARDABILE
** = MEDIOCRE
*** = BUONO
**** = DA VEDERE
***** = GRANDE FILM
****** = CAPOLAVORO ASSOLUTO
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.