“Romanzo di una strage” è, a parere di chi vi scrive, uno dei migliori film italiani degli ultimi dieci anni e uno dei pochissimi film recenti per il quale valga la pena spendere il termine “capolavoro”. La vicenda della strage di Piazza Fontana e dell’intreccio di trame di quegli anni tragici e bui, che macchiarono di sangue l’Italia e la segnarono come pochi altri nel dopoguerra, è manipolata con uno stile asciutto, severo ma acritico, assolutamente non scontato. Questo film colloca Marco Tullio Giordana (“I cento passi”, “La meglio gioventù”) nella linea ideale di due maestri del neorealismo italiano come Roberto Rossellini e Francesco Rosi. La sceneggiatura è splendida, l’atmosfera e le vicende della Milano di quegli anni sono ricostruite in modo struggente. Favino (Pinelli), Mastrandrea (Calabresi), Gifuni (un Aldo Moro che si ispira a quello di Gian Maria Volonté, “Il caso Moro”) sono interpreti di straordinaria efficacia: ma tutto il film è un affresco corale di tratti rinascimentali, con colori, espressioni e immagini che ricordano Giorgione e Caravaggio. Un film magnifico, un orgoglio italiano che dovrebbe essere proiettato in tutte le nostre scuole: capire il passato per comprendere a fondo il presente. Quello che molta critica, introiettata in un intellettualismo vacuo e spesso esterofilo, non riconosce oggi appieno, verrà riconosciuto nel tempo. Emozionante. Necessario.
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.