“Il caos non è pericoloso fino a quando non comincia
a sembrare ordinato.”
La Sindrome di Stoccolma è definita come “una condizione che induce gli ostaggi a sviluppare un’alleanza psicologica con i loro carcerieri come strategia di sopravvivenza durante la prigionia”. Mentre gli osservatori si aspetterebbero che le vittime di rapimento siano portate a temere e odiare coloro che li imprigionano e minacciano, la realtà è che alcuni non lo fanno.C’è un’analogia profonda tra essere l’essere ostaggi e l’essere un investitore in un regime di moneta di carta e tassi di interesse zero (o poco più, o poco meno). In entrambi i casi, la vittima ha poca speranza di fuga e deve cercare di sopravvivere in qualche modo, pur in condizioni avverse. I comportamenti chiave della Sindrome di Stoccolma sono i sentimenti positivi dei prigionieri, il rifiuto di collaborare dopo l’intervento delle forze dell’ordine e persino la fede nell’umanità del terrorista. I comportamenti degli investitori, oggi, mostrano paralleli a dir poco inquietanti. La vittima-investitore si è convinta e vede i mercati nei termini del paradigma del suo sequestratore-banca centrale.
E’ molto importante il modo in cui la vittima rapita cerca di capire la propria cattura e persino la geopolitica nei termini della visione del suo sequestratore. Il sequestrato, ahimé, ormai è completamente dipendente dal proprio sequestratore, ne viviseziona con amore ogni battito d’occhi e ne deifica ogni azione, anche la più idiota.
Bitcoin è una moneta elettronica. A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale: esso utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni e sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione di proprietà dei bitcoin. La rete Bitcoin consente il possesso e il trasferimento anonimo delle monete; i dati necessari a utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer sotto forma di “portafoglio” digitale, o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili a una banca. In ogni caso, i bitcoin possono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un “indirizzo bitcoin”.
La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile a qualunque autorità, governativa o meno, il blocco dei trasferimenti, il sequestro di bitcoin senza il possesso delle relative chiavi o la svalutazione dovuta all’immissione di nuova moneta.
CRYPTO (file Excel con i dati di BITCOIN ed ETHEREUM)
Ethereum è una piattaforma decentralizzata del Web 3.0 per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di contratti intelligenti (smart contracts). Per poter girare sulla rete peer-to-peer, i contratti di Ethereum “pagano” l’utilizzo della sua potenza computazionale tramite una unità di conto, detta Ether, che funge quindi sia da criptovaluta che da carburante. In altre parole, contrariamente a molte altre criptovalute, Ethereum non è solo un network per lo scambio di valore monetario ma una rete per far girare contratti basati su Ethereum.
Questi contratti possono essere utilizzati in maniera sicura per eseguire un vasto numero di operazioni: sistemi elettorali, registrazione di nomi dominio, mercati finanziari, piattaforme di crowdfunding, proprietà intellettuale, etc…
Va attentamente esaminata la possibilità che le principali cryptocurrencies siano in fase di monitoraggio da parte delle Banche Centrali come esperimento sul campo di eliminazione del contante e in questo senso siano lasciate “libere” di agire come sistema parallelo.
Resta da vedere cosa succederà dopo. In caso di evoluzione di capitalizzazioni già importanti (Bitcoin vale oltre 45 MLD e ne sono stati emessi 16MIL su un massimo possibile di 21MIL) le Banche Centrali e i governi favoriranno una integrazione o la ostacoleranno? Nel primo caso è possibile che le crypto primarie possano in qualche modo affiancare l’Oro come VALVOLA DI DEPRESSURIZZAZIONE del sistema finanziario globale a causa della loro sostanziale non controllabilità da parte delle Banche Centrali, che invece detengono Oro fisico in grande misura.
Attualmente entrambe sono in fase di correzione, particolarmente forte per l’Ethereum che era arrivato a guadagnare il 9000% dall’introduzione contro il 1600% del Bitcoin. La salita parabolica è stata comunque favorita da aspetti non solo finanziari, quali il limite fisico nella creazione di moneta circolante (= impossibilità di creare inflazione) ed anche l’enorme afflusso di liquidità in entrata (ancora una volta: ETF in fase di lancio) e paritetica scarsità di offerta.
Scarica il FILE EXCEL FREE con il database di Bitcoin e di Ethereum.
Il nostro servizio di analisi seguirà queste due cryptocurrencies su base mensile all’interno dei propri report. Per info sui report, sui Portafogli modello e sul servizio di advisory di Cicli&Mercati visita il nostro sito.
Sono il creatore del Composite Momentum e di numerosi altri modelli quantitativi e indicatori di analisi tecnica. CSTA (Certified SIAT Technical Analyst) e MFTA (Master of Financial and Technical Analysis), il livello più alto riconosciuto dall’associazione mondiale IFTA. Vincitore di premi, tra cui il John Brooks Award e due edizioni del SIAT Award, sono fondatore della Market Risk Management (marketrisk.it), società leader nei servizi di advisory indipendente (cicliemercati.it). Attualmente ricopro cariche istituzionali all’interno di IFTA e SIAT. Per chi fosse interessato qui c’è il mio profilo completo.